Come tutte le cose fuori dall’ordinario ha il suo prezzo, che però non è eccessivo se lo si confronta con il valore e la qualità dell’esperienza vissuta.
Sono stata al Beach Club di Portopiccolo, da poco inaugurato, con la mia amica Simonetta.
Per chi non lo sapesse Portopiccolo è un progetto di riqualificazione urbanistica.
Nasce da una cava, inattiva da anni, trasformata in una perla curata nei minimi dettagli.
Una marina da 121 ormeggi, ville, appartamenti, Beach Club … E poi piscine, le cui acque si confondono con quelle del mare, spa, ristoranti, bar, negozi bio… E in luglio sarà inaugurato l’unico Boutique Hotel 5 Stelle della Regione Friuli Venezia Giulia.
La giornata era splendida e, mi sono detta, “oggi mi concedo qualcosa di più di una qualche ora per andare al mare”.
Un lusso che i questi tempi di spostamenti, lavoro, figli _ ma non può finire a fine giugno la scuola? _ mi fa venire non pochi sensi di colpa.
Sono passata a prendere Simonetta in mattinata e poi via lungo la costiera, alla volta di Sistiana.
Era una di quelle mattinate che solo a Trieste si possono trovare. L’aria era di una limpidezza particolare, che solo la bora di queste parti sa dare.
Si intravedevano di lontano, ma ben definiti, la laguna di Grado e le sagome nere dei grattacieli di Lignano Sabbiadoro.
In men che non si dica eravamo già alla fine della Costiera e abbiamo imboccato, sulla sinistra, uno degli accessi a Portopiccolo. Non era quello giusto.
Un gentile signore, alla sbarra ci da le indicazioni per l’accesso al Beach Club. “ Da Sistiana, alla fine della baia, entrate nel garage e proseguite fino l parcheggio P4_ ci dice”.
Così abbiamo fatto. Ci siamo infilate nel parcheggio. Un lungo serpente sotterraneo, che permette alle macchine di circolare senza disturbare la quiete del luogo. Ogni tanto un’uscita, in corrispondenza delle varie zone del Porto.
Arriviamo al nostro P4.
Usciamo e siamo a pochi passi dall’entrata del Beach Club.
Ci aspettavano.
Alcune ragazze, molto gentili, ci registrano, ci muniscono di un telo bagno a testa, ci illustrano il Club e ci accompagnano alle nostra postazione, le cd. Terrazze, due lettini un ombrellone a picco sul mare.
Trattate come delle regine. Mi sembra un sogno.
Stendo il mio telo sul lettino, guardando davanti a me la bella spiaggia di sassi curata e attrezzata di comodi lettini.
Tutti i miei sensi di colpa svaniscono, portati via dalla tiepida brezza del mare.
Intorno a me file ordinate e pulite di lettini; poco più in là , alla mia destra una delle due piscine, a disposizione degli ospiti; dietro di me il piccolo porto, con le sue case colorate e di sassi, i posti barca, i giardini curati, il ristorante Bris, dove in ottobre ero stata a cena con la mia carissima e adorata amica Cate; alla mia sinistra il bar che si protende sul mare e l’altro ristorante, Maxi’s, dove _ ci ripromettiamo, io e Simonetta _ dobbiamo venire con i nostri mariti.
Entrambi danno sull’altra bella piscina.
E davanti a noi il mare.
Il tutto è inondato dai vivaci colori degli oleandri in fiore.
Tra un tuffo in piscina e uno in mare il tempo passa, senza che me ne accorga.
Non ho nessuna voglia di tornare a casa, ma quel sottile senso di colpa si rifà sentire, subdolo e sempre in agguato.
Ci prepariamo per tornare. Anche gli spogliatoi soni una sorpresa. Cabine ben arredate alcune delle quali con bagno privato. Un vero lusso, difficile da trovare altrove a Trieste.
Dovevo rimanere solo qualche ora. Ci sono stata quasi una giornata intera.
Alla faccia dei miei sensi di colpa!
Se non ci siete ancora stati, il mio consiglio è di andare a dare una sbirciatina, perché ne vale veramente la pena.
Io, la prossima volta proverò, il Maxi’s, ma devo aspettare che torni Simonetta!