Quanti spazi vuoti, a Trieste. Quante opportunità, per Trieste.
Non ho risposto al questionario proposto nel 2011 ai cittadini triestini da un intraprendente gruppo di giovani architetti e urbanisti, riuniti sotto la sigla Manifesto 2020.
Avrei però, con tutta probabilità fatto parte di quel terzo della popolazione _ circa 2.000 persone_ che ha risposto individuando come punto critico per la qualità della vita di una ipotetica Trieste del 2020 la necessità di riconvertire in attività produttive tutte quella gran quantità di aree e spazi in rovina, abbandonati o sottoutilizzati che la città custodisce gelosamente.
Spazi vuoti = opportunità di fare.
Se il problema degli spazi non utilizzati è comune a molte città in Italia, sicuramente esso a Trieste è di macroscopica evidenza.
Quel questionario _ cui ha collaborato gratuitamente anche SWG è stato il punto di partenza del progetto Spazi opportunità ideato da Manifesto 2020, in collaborazione con lo Studio Iknoki e il Salone Gemma.
Ne parlo con Marco Svara, anima, insieme a Marco Barbarioli, di Manifesto 2020, che ho incrociato, per caso, in occasione del dibattito innescato dall’inutilizzo di quell’enorme contenitore agonizzante che è la ex caserma di via Rossetti.
Ne parliamo comodamente seduti nello spazio-cucina dello Hub di Trieste, in Cavana.
“Prendendo spunto dall’esigenza dei cittadini _ mi dice Marco_ il primo passo è stato il catalogo di tutti gli edifici o porzione di essi, pubblici o privati, non presi in considerazione dagli agenti immobiliari, che sono in rovina, abbandonati o sottoutilizzati. Abbiamo iniziato accampandoci per una settimana a Rozzol, dove abbiamo individuato addirittura 76 spazi inutilizzati!
Ora con il forum delle opportunità stiamo cercando di mettere in contatto chi ha bisogno di uno spazio con chi possiede quello spazio. Ognuno può “partecipare attivamente”. Basta un clic!
In un futuro speriamo quanto mai prossimo che si aprano tanti cantieri delle opportunità, quando si andrà ad intervenire con un progetto su quegli spazi.”
Un primo cantiere, “prototipo” di cantiere è stato il progetto sull’ex alloggio del custode dell’istituto per geometri Max Fabiani. Un workshop che ha coinvolto direttamente gli allievi dell’istituto, gli allievi dell’istituto per geometri sloveno e quelli della scuola edile.
Il catalogo degli Spazi Opportunità è on line , accessibile a tutti, gratuitamente.
La mappa è facilmente consultabile anche da chi, come me, non è quello che si suole dire un nativo digitale e oltre a dare tutte le informazioni urbanistiche/architettoniche e catastali/tavolari degli edifici, è corredata _ il più delle volte_ da un’ampia galleria fotografica_ cui ho attinto per le foto che vedete.
Ma la mappa, accanto al catalogo degli spazi opportunità , ci dice anche molto altro di più. Ci dice come muoversi, dove mangiare e dormire, ci indica i musei, le osmize, i giardini ….
“ Un progetto _mi dice Marco_ che diventerà un format anche per altre città.”
Per ora, un grosso regalo, a Trieste:
“per trovare spazi da riattivare _per inventare nuove forme di reddito che diano valore al territorio _ per avere informazioni utili sui luoghi abbandonati _ per costruire una visione approfondita e originale della tua città _ per entrare in contatto con chi ha le tue stesse esigenze_per partecipare attivamente alla discussione sul futuro della città – per condividere molteplici punti di vista _ per contribuire al processo di rilancio della tua città”.
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