Era un po’ che nella mia dispensa girava un pacco di fusi _ pasta all’uovo tipica dell’Istria, che si mangia spesso anche a Trieste.
E così per questa domenica, mi è venuto in mente di proporvi una vera leccornia, i fusi con la gallina, di cui i miei figli vanno pazzi.
Il sugo, un umido di gallina, è ottimo anche con gli gnocchi.
I fusi, per quelli come me un po’ pigri, si possono trovare, sia in uno degli innumerevoli pastifici in giro per la città sia comperare confezionati.
Io li trovo, ottimi, dalla mia fruttivendola di fiducia, la Dolly, in via Schiaparelli.
Ingredienti
(per il sugo)
Una gallina
Una cipolla
Uno spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
Conserva di pomodoro q.b.
Un bicchiere di vino bianco secco
Acqua all’occorrenza
Aromi dell’orto
(per i fusi)
3 uova
500 gr di farina
1 cucchiaio d’olio
uno spruzzo di vino bianco, al bisogno.
Preparazione
La gallina, che è coriacea, va tagliata a piccoli pezzi. Io la faccio tagliare direttamente dal macellaio.
In una pentola _ una volta si usava il coccio _ fate un soffritto_ “disfritto” _ di olio, aglio e cipolla. Qualcuno aggiunge anche del lardo, ma a me sembra un po’ troppo.
Aggiungete la gallina a pezzi, il vino, che farete evaporare, la conserva di pomodoro e l’acqua. Aggiungete degli aromi, quelli che avete (rosmarino, salvia, santoreggia). Non troppi, mi raccomando e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per almeno tre ore, regolando con l’acqua il sugo che dovrà risultare un intingolo quasi colloso, dal colore bruno dorato.
Per essere ottimo l’umido di gallina andrebbe mangiato il giorno dopo.
I fusi li ho comperati già fatti!
In ogni caso leggo da vari siti che i fusi si fanno impastando le uova con la farina. Niente sale, casomai un cucchiaio d’olio o un po’ di vino. Bisogna lavorare vigorosamente e pazientemente l’impasto in modo da ricavarne una pasta soda e liscia che va lasciata riposare per un’oretta prima di essere tirata a velo con il mattarello. Infine la pasta va tagliata in quadrati che si devono avvolgere di “sbiego” attorno al manico di un cucchiaio di legno.
Per vedere le diverse fasi della lavorazione dei fusi vi segnalo il blog nuvole di farina
Cuocete i fusi e conditeli con il sugo di gallina.
Se non avete voglia di lavorare, a Trieste potete mangiare degli ottimi fusi sia da Suban che alla trattoria la Sorgente.
Le foto non sono mie. Le ho pescate su internet. Ringrazio gli ignoti autori