libri per l’estate

Lo scorso week end  l’ho passato a Lignano, per un sano riposo.
A parte il fatto, per nulla secondario, che un figlio si è svegliato il sabato mattina con 40 di febbre e l’altro, corredato di amico ospite, è tornato tutte le sere alle una e mezza e che dunque tanto riposo poi non è stato, sono partita munita di una piccola libreria portatile _ rigorosamente cartacea… odio la letteratura digitale _ e abbastanza “leggera” _ ma non troppo _   ottima per l’ombrellone.


Amo partire carica carica di libri perchè :
a. mi piace scegliere all’ultimo momento il libro da leggere _  alle volte ne leggo due contemporaneamente;
b. mi sopravvaluto e penso sempre che riuscirò a leggere due o tre libri in soli due giorni  _  il che non avviene quasi mai;
c. penso all’orrore di trovarmi senza un libro da poter leggere. Quasi la stessa sensazione che ha un fumatore quando rimane senza sigarette  _  e lo dico a ragion veduta, da ex fumatrice!
Mio marito, al contrario, non apprezza questa mia… direi  _  quasi  _  mania di riempire tutti gli spazi possibili delle valigie con dei libri.
Non che non gli piaccia leggere… ma di solito è l’addetto al trasbordo bagagli. Sempre pesanti come macigni.
Ma veniamo al mio  week end, ai libri che ho letto e che, caldamente, vi consiglio.


Ho innanzitutto divorato in un sol boccone  il libro dell’amica Cristana dalla Zonca Amore chiama, amore risponde” Giunti Editore. Anche se il titolo non mi ispirava un granché, ero troppo curiosa _  forse anche un po’ invidiosa ? _  di cosa era riuscita a fare Cristiana.  Qualcosa di bello di sicuro dato che  Susanna Tamaro lo ha così commentato “un libro che si legge tutto d’un fiato e dopo rimane l’allegria, il senso delle cose importanti della vita”.  Condivido. Il libro racconta di Vittoria, del colpo in testa che le ha fatto perdere la memoria, della diversa prospettiva che ciò ha comportato nella sua visione della vita, delle relazioni sia famigliari che sociali. Una storia in cui la famiglia, i figli, il marito  e gli affetti hanno un ruolo centrale, che coinvolge e diverte. Che dire? Alla fine non ci si può augurare altro che di prendere una bella botta in testa! Divertente!

Poi ho attaccato un libro che stazionava da alcuni giorni sul mio comodino e che mi ero spesso rigirata tra le mani, ma non avevo avuto mai l’occasione di iniziare: mi riferisco al libro di Roberta De FalcoNessuno è innocente” della Sperling & Kupfer.  Un bel giallo, che stupisce per l’eleganza e la sicurezza dello stile e che ci regala  una storia immersa nell’atmosfera della città più lontana d’Italia, Trieste, che l’autrice sa rendere in maniera stupefacente. Avvincente!


Non contenta di queste due letture  sono riuscita anche ad iniziare – e ho finto poi durante la settimana _ “La stanza dei pesci” delle Edizioni Alphabeta Verlag per la collana 180 _ archivio critico della salute mentale _ di Flora Tommaseo, con una bella introduzione di Claudio Magris. Un’ autobiografia speciale, un percorso attraverso il disordine e la sofferenza, raccontato con una lucidità, una pacatezza e  degli spunti  veramente affascinanti. Un libro che lascia sbigottiti per la chiarezza con cui l’autrice  riesce a condividere sentimenti ed esperienze spesso difficili, laceranti e profondamente personali.  Come dice bene Magris “ E’ un forte esempio che dimostra la verità dei motti, solo apparentemente contradditori, inventati nella battaglia per la liberazione psichiatrica, per la liberazione dei soggetti: “Impazzire si può” e “Guarire si può””. Commovente!

Ora non vi resta che darmi qualche consiglio su altre possibili letture. Aspetto contributi e idee per passare una estate all’insegna dei libri!

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1 Comment

  • giovanna scrive:

    Cara Francesca, ti saprò dire, posso consigliarti anch’io “la collina del vento” di Abate, lo leggi in un soffio, …è dell’anno scorso… baci

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