di Elisabetta Birsa
Tra le vecchie e ordinate carte di nonna Silvia mio marito ha ritrovato un ricettario scritto a mano, in tedesco, con decorazioni ritagliate dalle riviste… tra le altre, la ricetta dei magnifici biscotti Vanille Kipferl che ogni anno ci preparava per le feste natalizie.
Iniziava a lavorare già a novembre e in ogni sacchettino inseriva un foglietto con la data della preparazione. “Più rimangono nel sacchetto, più sono morbidi” ci rammentava con il suo marcato accento austriaco che manteneva nonostante vivesse in Italia da oltre 50 anni.Nata a Graz, era arrivata a Trieste a 19 anni, da sola, senza conoscere nemmeno una parola della nostra lingua, e si era subito innamorata di questa città.
Qui aveva conosciuto l’uomo che divenne il padre di suo figlio (mio marito), e qui decise di tornare a vivere, molti anni dopo, nella speranza di ritrovare l’entusiasmo e la spensieratezza della gioventù… …la ricetta giaceva nel cassetto da quattro anni ma è giunto il momento di metterla in pratica; anche grazie a Francesca che mi ha svelato anche la procedura corretta usata da sua mamma!
Questi sono gli ingredienti:
– 300 g di farina
– 250 g di burro
– 125 g di zucchero
– 125 g mandorle spelate (ma anche noci e noccioline)
– 3 tuorli
– 2 bustine di zucchero a velo
Preparazione
Amalgamare zucchero, tuorli e burro ammorbidito; poi aggiungere le mandorle tritate e la farina, poco per volta; impastare e riporre in frigo per tre ore. Sagomare la pasta a forma di luna (Silvia li realizzava uno ad uno senza formine) e riporli su una teglia imburrata; infornare a 150° per 10 minuti (ma dipende dal forno).
Ed ecco il segreto: appena cotti, ancora bollenti vanno mescolati con lo zucchero a velo vanigliato.
Una volta raffreddati vanno confezionati in sacchetti del peso di circa 250 g e riposti in ambiente buio per almeno quindici giorni…
Se ce la fate ad aspettare potete lasciarli riposare anche più di un mese!