Jota. Oggi vi tocca la ricetta della famosissima, buonissima nonchè pesantissina minestra della tradizione triestina.
Imperdibile per chi viene a Trieste.
Non so, in effetti, se ho deciso di postarla per la minestra in sè o piuttosto per la splendida foto di Cristina Lombardo e Renzo Possenelli _ La Ricetta. 2015, Italia _ in mostra, adesso alla sala Veruda di Palazzo Costanzi, a Trieste.
Una tra le tante opere della intelligente mostra a cura della Casa dell’Arte dal titolo “Immaginario oltre la crisi. #2merenda = cose da meritarsi. Il cibo ai tempi della crisi“.
Da mangiare con gli occhi.
Jota
Ingredienti
(per 12 persone)
½ kg di fagioli borlotti secchi
4 patate medie
1 carota
1 gambo di sedano
1 kg di capuzi garbi
4 etti di costa di maiale affumicata
2 salsiccie nostrane di maiale
3 etti di pancetta affumicata
4 spicchi d’aglio
4 foglie d’alloro
olio d’oliva q.b.
sale e pepe q.b.
Preparazione
Mettete i fagioli in ammollo in acqua per una notte. Nella stessa pentola, senza cambiare l’acqua, aggiungete le patate pelate, la carota, il sedano, le salsicce e la costa di maiale affumicata, quattro cucchiai d’olio di oliva, sale e pepe. L’acqua deve coprire abbondantemente il tutto . Fate andare finchè i fagioli non si disfano (ca. un’ora e mezza) a fuoco lento. Nel frattempo cuocete i capuzi. Mettete a rosolare lentamente in una grossa casseruola abbondante olio d’oliva, quattro spicchi d’aglio interi e il pezzo di pancetta tagliato in quattro pezzi. Quando l’aglio avrà preso colore, schiacciatelo sul fondo della casseruola, rigiratelo nella pentola e toglietelo. A questo punto aggiungete i capuzi, senza lavarli, quattro foglie d’alloro e regolate di sale e pepe. Coprite con 1 litro e mezzo d’acqua e portate ad ebollizione, mescolando di tanto in tanto. Abbassate la fiamma, coprite e lasciate bollire per tre ore circa. Di tanto in tanto mescolate e dopo due ore di cottura aggiungete due cucchiai di cumino. Le patae ed i fagioli intanto aspettano e si chiedono “cosa farai di noi?”… Con un grosso cucchiaio da portata togliete e mettete da parte cinque cucchiai di fagioli, le patate, le salsicce e la costa affumicata. Frullare il resto dei fagioli, carota e sedano (anche con il mini pimer ad immersione). Dovrà risultare una crema. Schiacciate grossolanamente le patate su un piatto con una forchetta ed aggiungetele alla crema di fagioli con i fagioli e la carne messi da parte. Portate ad ebollizione ed aggiungete con un mestolo i crauti con la pancetta. La mia amica Antonella, che mi ha fornito la ricetta e che secondo i miei figli cucina una jota “magica“, raccomanda di non essere “timidi”con i capuzi: si devono vedere e sentire bene sotto il palato! Fate andare il tutto per circa una mezz’ora per “sposare” tutti i gusti.
Infine, mi dice Antonella, “devi avere la forza di coprire il tutto e mangiarla il giorno dopo. Il segreto è tutto lì!”
Vino: Terrano 2007 di Kante