Non potevano mancare dei deliziosi dolcetti natalizi in questa seconda domenica di Avvento.
Sono gli Hildabroetchen _ per me semplicemente Hilda _ teneri biscottini pieni di burro che mi riportano nella cucina di mia nonna Margrit, nei freddi pomeriggi di dicembre, quando fervevano i preparativi in vista del Natale.
Non vedevo l’ora di andare dalla nonna! Il sapore del burro e della vaniglia ti avvolgevano già nell’accogliente ingresso.
Lei, quando arrivavo, nel pomeriggio inoltrato, dopo aver fatto _ era tassativo _ i compiti, era già al lavoro da un pezzo.
Mi accoglieva, con il suo fare autorevole, i capelli di un grigio chiaro tendente al blu, tipico di certe signore di una certa età, con le mani infarinate e la testa china su un libro di ricette tedesche, scritto in gotico, talmente vecchio che le pagine sembravano di carta velina e che ora viene conservato da mia madre a mo’ di reliquia.
In cucina la mia postazione era già pronta. Dopo avermi messo un grande grembiale bianco, che mi avvolgeva tutta, e dopo avermi tirato su per bene le maniche della maglia, mi metteva sulle ginocchia sopra una sedia con la seduta di formica azzurra.
Ricordo ancora l’immediata spiacevole sensazione del freddo e del duro sulle mie ginocchia ossute di ragazzina non ancora cresciuta.
Davanti a me una fontana di farina che aspettava solo del tenero burro e delle uova per essere impastata.
Non importava se una buona parte della farina finiva chissà dove, se le mani non erano proprio pulitissime _ tanto che gli Hilda fatti da me, come quelli fatti dagli altri bambini della famiglia, si potevano riconoscere dal colore leggermente più scuro _ o se metà dell’impasto finiva nella mia bocca prima ancora di assumere una forma.
Era comunque una festa. Un gioco a cui mia nonna stava volentieri, divertendosi.
Biscottini tondi _ gli Hilda _ a forma di cuore o stellina _ i Buttergebäck e Le Zimtsterne_ a forma di luna _ i VanilleKipferl_ venivano infornati in teglie antiaderenti inghiottite una dopo l’altra da un forno già caldo dalla mattina.
Ecco quindi la ricetta degli Hilda. Tra tanti, i miei preferiti.
Ingredienti
500 gr di farina
250 gr di burro
250 gr di zucchero
1 uovo intero e tre rossi
1 bustina di vanillina
marmellata di lamponi q.b.
Zucchero a velo q.b.
Preparazione
Fate ammorbidire il burro. Fate una normalissima pasta frolla usando gli ingredienti indicati. Io uso il Kitchen Aid. Unisco farina, zucchero e vanillina, poi il burro a piccoli tocchi. Quando l’impasto appare sabbioso aggiungo le uova.
Lasciate riposare la pasta in frigo per due ore circa, poi stendetela con un mattarello. Lo spessore deve essere di circa ¼ di cm. Poi con un piccolo tagliapasta tondo formate dei biscotti. Adagiateli su una teglia ricoperta di carta forno ed infornate a 150°. Continuate così fino ad esaurimento della pasta. Lasciate raffreddare i biscotti e uniteli a due a due con la marmellata di lamponi.
Fate una glassa con lo zucchero a velo e un goccio di acqua calda e, con un coltello ricoprite una faccia degli Hilda. Lasciate che la glassa si asciughi e o mangiate o mettete i dolcetti in una scatola di latta e mangiateli la sera della Vigilia.
P.S. Non buttate i tre albumi avanzati. Potete fare delle ottime meringhe, la cui ricetta vi aspetta la prossima domenica!