la migliore offerta | la chiesa evangelica luterana

Anno 2012
Regia Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura Giuseppe Tornatore
Attori Donald Sutherland, Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks
Musiche Ennio Morricone


Virgil Oldman, il protagonista, è un esperto d’arte apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.
La sua vita prosegue solitaria e al riparo dai sentimenti fino a quando una giovane e misteriosa donna lo invita nella sua villa per effettuare una valutazione.
Sarà l’inizio di un rapporto che sconvolgerà per sempre la sua vita.

La sfioro con un sguardo quasi giornalmente, quando sfreccio lungo la via Milano.
Tra i cupi palazzoni anneriti dal tempo e dallo smog ne intravedo il campanile.
La chiesa luterana di largo Panfili sembra un’ intrusa.
Quella stessa chiesa la si vede nel  film di Tornatore  “La migliore offerta”. Non più stretta tra i palazzi, ma a ridosso di una bella villa, un po’ délabré _ villa Colloredo Mels Mainardi Bianchi, a  Gorizzo di Camino al Tagliamento una delle maggiori abitazioni venete ancora esistenti in Friuli, costruita a partire dal 1648 _ “trasportata” nel cuore di Trieste per finzione cinematografica.
Mi sono intrufolata in uno degli incontri culturali che il Goethe -Zentrum Triest tiene ogni mese su vari aspetti della vita culturale in Germania e Austria e l’ho visitata, incurante del mio pessimo tedesco.
Sono riuscita a capire tutto, o quasi, anche grazie allo splendida lingua di Christine Fettig, insegnante alla scuola interpreti e nostro cicerone, per l’occasione.
Con me una trentina di persone ascoltano attente la spiegazione, sedute sui banchi a ridosso dell’altare proprio davanti alla variopinta vetrata centrale che rappresenta la Trasfigurazione di Cristo, secondo un celebre dipinto di Raffaello  e che fu offerta alla comunità luterana _ come ci racconta Christine_ dalla famiglia von Rittmeyer.
Christine ci introduce alla storia della comunità luterana di Trieste che inizia nel 1717 con l’arrivo delle prime cinque famiglie dalla Germania. Numero destinato a crescere velocemente, anche grazie alla concessione del porto franco nel 1719. Negli anni migliori, intorno alla metà dell’ottocento, la Comunità luterana contava quasi 2000 membri. Oggi sono solo circa 150.
Intorno alla metà del 1700 fu creato un primo cimitero evangelico, situato tra le attuali via Silvio Pellico e Corso Italia, poi venne spostato in Via del Monte, dove si vede ancora il vecchio ingresso. Oggi il terreno è accessibile da Scala dei Giganti ed appartiene alla Comunità Metodista.
L’atto costitutivo della Comunità risale al 1778 pochi anni prima della della Patente di Tolleranza che Giuseppe II emise nel 1781. Grazie alle riforme dell’imperatore, la Comunità ha potuto acquistare la chiesa dedicata alla Beata Vergine del Rosario, situata in Città Vecchia. Essa fu dedicata alla Santissima Trinità e fungeva da luogo di culto. Ancora oggi lo stemma della Comunità e una tavola commemorativa sopra l’ingresso ricordano questo periodo.
Nel 1871 la chiesa fu rivenduta al Comune e la Comunità cominciò la costruzione della sua chiesa attuale sull’allora Piazza dei Carradori, oggi Largo Panfili. Inaugurata nel 1874 su su progetto di Christian Zimmermann, fu realizzata da Berlam e Scalmanini.
L’edificio, in stile neogotico, è rivestito in pietra  del Carso. Quella pietra grigia che la rende particolarmente severa. Quella stessa severità _ mi dico _ che ricorda quella delle chiese tedesche della mia infanzia, così simili a  questa.
A stemperare il racconto di Christine, alcune curiosità : le fondamenta del Campanile, eretto sul portale d’ingresso, poggiano su 238 pali di legno, dovuti affondare nel terreno molle della zona, un tempo occupato da saline, mentre le tre campane, di cui è rimasta solo una, vennero fuse dalla canna di un cannone francese, confiscato dall’esercito prussiano durante la guerra del 1870, e donate dall’imperatore Guglielmo I.
Uscendo dalla chiesa noto alla mia destra una bella crocifissione di un pittore della scuola veneziana, dono della famiglia Hausbrandt, che mi riporta improvvisamante nella trama del film. Buona visione

Le funzioni domenicali, alle ore 10, si svolgono alternativamente in lingua tedesca e in lingua italiana poichè in questa comunità coesistono queste due identità.
http://goo.gl/zCbaWb

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