Che cosa ci faccio seduta davanti ad un caffè, baciata dal tepore di un un leggero sole di inizio primavera a parlare d’arte con Massimo Premuda?
Io, che di arte non ne so quasi nulla.
Io, che dell’arte so solo godere passivamente.
E chi è Massimo Premuda?
E’ l’anima di DoubleRoom, “due stanze e un arco verde” in via Canova, aperte per un dibattito culturale in città, nonché sede del Gruppo78 international contemporary art.
E’ l’anima _ attualmente il presidente _insieme ad altri coraggiosi ed intraprendenti esperti d’arte della Casa dell’Arte, un gruppo di lavoro nato a Trieste nel 2007 da 12 associazioni culturali_ che cntinuano a crescere _attive nel campo dell’arte contemporanea e della cultura artistica.
Tutte con interessi comuni. L’arte contemporanea e l’avanguardia.
Tutte guidate dall’intento di sviluppare progetti INSIEME condividendo conoscenze e professionalità.
Aperte all’adesione di tutte quelle associazioni _ che a Trieste sono molte, magari un po’ nascoste, ma ci sono _ che operano nel contemporaneo per creare una rete, che possa dimostrarsi un valido punto di riferimento in città e prendere parte attiva nel dialogo sulla cultura. A Trieste.
Ho incrociato Massimo diverse volte in occasione delle numerose performances d’arte contemporanea organizzate sia da DoubleRoom, sia dalla Casa dell’Arte, sia dalle tante altre associazioni che della Casa dell’arte fanno parte.
La prima volta è stato in occasione di un interessante incontro sul tema degli spazi urbani abbandonati. In particolare, a Trieste, si parlava della ex caserma di Via Rossetti, occupata e fatta rivivere per un giorno. All’incontro c’era anche, fra i tanti, Marco Svara, giovane urbanista, ideatore dello Hub di Trieste nonché promotore dell’interessante catalogo Spazi- Opportunità.
Poi, poco tempo fa, prima del caffe’, in occasione della bella ed interessante mostra a cura della Casa dell’Arte “Immaginario oltre la crisi. #1 come convivo io con la crisi” presso la sala Veruda di Palazzo Costanzi. Discussione positiva e “polifunzionale” su come viene vista, vissuta e superata la crisi dai giovani d’oggi.
Infine, davanti ad un buon caffè_ rigorosamente capo in b_ a parlare dei progetti futuri della Casa dell’Arte.
In particolare abbiamo parlato di “Florilegio”, declinazioni della natura nell’arte contemporanea, progetto che si intreccia con la rassegna “In primavera a Trieste” e che si terrà dal 6 al 20 giugno ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 20 alla galleria DoubleRoom di via Canova 6 e da Zimmerfrei, in via Torre bianca, 10, III piano.
La rassegna culminerà sabato 20 giugno, nella notte più corta dell’anno, con la Fotonotte #2 altra natura, maratona notturna di fotografia, dalle 20 alle 24, che coinvolgerà ben dieci spazi espositivi disseminati nel centro storico di Trieste e dedicati al contemporaneo, sul tema della natura.
Dimenticavo…
Last but not least, Massimo è l’anima del Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, dove mi ha promesso mi porterà con una visita guidata speciale, con partenza via mare da Trieste a bordo del Delfino Verde.
E allora… alla prossima, dal mare!
Casa dell’Arte
c/o Studio Tommaseo via del Monte 2/1, 34121 Trieste, Italia
040 639187
casadellartetrieste@gmail.com
http://www.casadellarte.it/
… non credo sia importante chiedersi: “cosa ci faccio seduta davanti ad un caffè, baciata dal tepore di un un leggero sole di inizio primavera a parlare d’arte con Massimo Premuda? Io, che di arte non ne so quasi nulla”, quanto rendersi conto (come diceva Le Corbusier) che ognuno di noi ha due occhi per osservare …