its | blog tour da benjamin zidarich

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Le vigne sono subito lì affacciate sul mare.
Filari regolari, curatissimi, particolarmente verdeggianti a causa delle piogge dei giorni scorsi.
Il mare pare di toccarlo.
In lontananza, la laguna di Grado. Se guardi bene scorgi anche, piccole e affollate, le sagome scure dei grattacieli di Lignano.
La giornata è particolarmente limpida e luminosa, di quella luce che trovi solo a Trieste.
Sono da Benjamin Zidarich a Prepotto, insieme ad altre blogger invitate a visitare losmiza e la cantina da Turismo FVG_ @FVGlive_ in occasione di ITS.
Il nostro giro è iniziato dall’Hotel Savoia, punto d’incontro.
Un Hotel Savoia particolarmente in spolvero e affollato per ITS.
Ci incontro anche Eva&Adele, due strani individui  che dalla regia _ l’amico Paolo Maiolin, che sa sempre tutto_  mi dicono essere dei performers viventi, membri della giuria. Sarà… rimango perplessa.

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Ci spostiamo in un pulmino affollato di giovani blogger_ food e fashion:  @chiaradalben, @elenaschiavon, @ariannachieli, @emanueledangelo, @dania, @sybelle, la simpaticissima @monicapapagna, @cristinasimone_ degli  instagrammer di Goodfellas -IMP.ista
Il clima è allegro. Qualcuno Trieste la conosce già. Per altre è una scoperta. @Sybelle mi rivela che l’obiettivo dell’anno era quello di visitare Istanbul e Trieste. Ed eccola qui, curiosa più che mai.DSC_0937_2
Siamo fortunate. Non poteva esserci giornata più bella per venire in questo angolo di paradiso.
La frasca è lì sulla porta ad indicarci che Zidarich è aperto.
Sul cortile pieno di fiori si affaccia la bella casa carsica di Benjamin.
Ci fanno accomodare sula terrazza che guarda il mare. Lo spettacolo è mozzafiato.
Le blogger scaldano le dita sulla tastiera: foto e tweet non si contano.

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Inizia la nostra degustazione. Di cibo e del famoso vino. Vitovska con gli stuzzichini iniziali, Malvasia con il piatto di salumi della casa _ il prosciutto cotto con il cren, uno strepitoso prosciutto crudo, l’ombolo… A latere pane fresco per degustare l’ olio del Carso fatto con le piccole olive del Bianchera, che resistono alla bora fredda dell’inverno.
Ha un sapore tutto triestino, di un’asprezza inaspettata ma buona.
Si prosegue con i neri; il Terrano e il Ruje, un uvaggio molto interessante.
Il dolce, una crostata di ricotta e mele di tutto rispetto, è accompagnato da un liquore di Terrano, buono quanto ricercato.
Ma il bello però deve ancora venire.
E il bello, da Zidarich, è la visita alla famosa cantina.

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Ci accompagna Benjamin in persona.
Attraversiamo i vigneti proprio dietro alla cantina.
Sono protetti dai muretti a secco della roccia calcarea, di un bianco abbagliante, tipica del Carso e poggiati su uno strato di terra rossa e grassa. Qualche scatto è d’obbligo.
L’entrata della cantina è proprio sotto la terrazza. Una cantina interamente fatta  di pietra. Benjamin spiega come è nata la cantina. La decisione di scavere e’ del 2002 .

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Ogni pietra che toglie al terreno la rimette a dimora in superficie. Impiega sette anni per scendere di venti metri e realizzare una cantina di cinque piani, interamente fatta di pietra lavorata, in cui nulla e lasciato al caso. Passerelle sospese e filari di botti di rovere accostate alle pieghe della roccia, bottiglie di vino lasciate maturare, sepolte in questa magnifica cantina, che quando tornano in superficie diventano alcuni tra i migliori vini d’Italia: Vitovska, Malvasia, Prulke, Terrano e Ruje.
Siamo attoniti davanti a tanto lavoro, a tanta bellezza e a tanta precisione.

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Riemergiamo, come il vino, più buone!
La visita è finita.
Tra una foto un teeet e una chiacchiera ripassiamo sotto alla frasca del portone.
Ricordatevi, se venite sul Carso, quando vedete una frasca fuori da una casa, fermatevi ed entrate.
Può nascondere meraviglie inimmaginabili!

Zidarich
Loc. Prepotto, 23 – Duino Aurisina – Trieste – ITALIA – Tel./Fax. +39 040 201223
info@zidarich.it
www.zidarich.it

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