Le nostre riunioni sono ricominciate.
Ogni lunedì e venerdì, per fare il punto della situazione.
Io e Paola scopriamo, incredule, che Daniela il venerdì, alle 11, ha pensato bene di mettersi a fare belly gym…. una ginnastica che si ispira alla danza del ventre – ha teso a precisare Daniela.
Appuntamento fisso… Ogni commento è superfluo.
Dobbiamo cambiare il giorno per il nostro incontro di feed back. Faremo giovedì.
La riunione di oggi si è incentrata su un tema abbastanza scottante: le nostre foto per la presentazione personale (l’about, per intenderci)
Ognuna di noi ha scritto un proprio profilo personale.
Il fatto è che nessuna di noi ha allegato a tale profilo la propria foto.
A dire il vero solo Daniela ha fatto un piccolo passo in questo senso, tra una lezione di belly gym e un’altra.
Dapprima ha presentato profilo con una foto – peraltro molto bella – fatta a Marrakech, in quel famoso viaggio nel quale “sono andati”, in cui si vede della lana grezza colorata di arancione, colore preferito di Daniela.
Tutto molto bello, ma con la faccia di Daniela ha poco a che fare.
Poi, presa forse da sensi di colpa, mi ha rispedito il proprio profilo con una foto del suo viso, resa volutamente sfocata. L’effetto è molto bello, ma di Daniela si intravedono a malapena i lineamenti.
Invece, io e Paola non ci abbiamo nemmeno pensato di farci venire i sensi di colpa per non avere allegato la foto.
Tanto amiamo essere fotografate, che né io né Paola possediamo foto recenti.
A dire il vero, io un piccolo tentativo l’ho fatto. Domenica scorsa, magnifica giornata, mi sono concessa una passeggiata a Miramare con mio marito, dopo avere visitato quella piccola chicca che è la mostra su Cranach. Avevo con me, come sempre, la mia macchina fotografica. Dopo aver fatto un po’ di foto al paesaggio ed al tramonto, mio marito ha deciso che era giunto il momento per farmi qualche foto. “Del resto – mi ha detto – ne hai bisogno per il tuo blog”.
Seppur controvoglia, mi sono sottoposta a questo supplizio – io odio essere fotografata – per la causa.
Ho riguardato più volte il risultato. Avvilente. Colorito verdognolo, rughette (e sono buona con me stessa) intorno agli occhi, capelli sul crespo andante che sembrano sistemati sulla testa quasi fossero una parrucca. Non ci siamo proprio.
E non è che mio marito non sia un buon fotografo. Fotografa anche meglio di me. Sono proprio io che non riesco bene nelle foto. “O che sia brutto proprio il soggetto fotografato? – mi sono chiesta”.
Dopo averci rimuginato su per un po’, ho deciso di archiviare il problema e di ripensarci un’altra volta. “Posso sempre mettere una foto di schiena, o con gli occhiali da sole che mi coprano metà della faccia – mi sono detta. Beh , ci penserò”.
Oggi vedo che il problema della foto non è solo mio.
Mentre Daniela è possibilista e propende per il ritocco del proprio ritratto – “c’è sempre Photoshop” sostiene – Paola ha deciso che non vuole proprio sentire ragioni di mettere la sua foto.
Dopo discussioni, battute sul colore del proprio incarnato e così via, Paola ha un’illuminazione. “potremmo chiedere a Elena della WIP se ci fa un ritratto”. Detto, fatto
Elena si è dimostrata subito entusiasta e si è messa al lavoro.
Il risultato lo vedete leggendo i nostri profili. Belli vero?