Oggi riunione plenaria. 9.30 – 13.
Tutte presenti e tutte puntuali ( che non è cosa da poco!) Si discute sulla impostazione homepage del sito.
La discussione prende il via dalla prova che Betty, della Work in Progress, ci ha mandato via email: un embrione di quello che dovrebbe diventare la nostra creatura.
Ha tentato di seguire le indicazioni che le abbiamo disordinatamente sbrodolato addosso durante un incontro a cinque presso la sede della agenzia a Duino.
Ammiro la pazienza e la calma con la quale Betty, seguendo le nostre discussioni, riesce a carpire i punti chiave sui quali lei poi deve lavorare. Lei è quella che si dedica alla grafica web. Ascolta paziente tutte le nostre esigenze. “ Foto a destra. No in centro. Il logo a sinistra. E la news letter? E se mettessimo una riga gialla? Ma non giallo canarino, giallo senape. Hai presente il colore de miei occhiali? Quelli che aveva due volte fa, quando ci siamo viste?……”
La povera Betty ci ascolta senza battere ciglio, ogni tanto abbozza un risolino (che sia amaro?), prende qualche appunto e poi tenta di riassumere il tutto.
Consapevoli della nostra irruenza, per tentare di agevolare il lavoro alla nostra grafica e di non farle venire un esaurimento nervoso, abbiamo deciso di trovarci a casa mia, ognuna ben preparata con i propri appunti sul campione. Ognuna con la sua proposta.
Gira e rigira, abbiamo deciso di – come si suol dire -”fare alla vecchia” (in pratica una specie di art attack. Si torna bambine!).
Abbiamo preso un foglio A4, i pennarelli di mio figlio, righello, forbici e colla ed abbiamo iniziato a confezionare la pagina. Il logo lo abbiamo attaccato sulla sinistra (Paola lo ha ritagliato perfettamente. Veramente una buona mano!) Sotto, delimitato dalla linea del giallo senapato tanto desiderato ( i miei occhiali erano lì, sul tavolo, a fare da pantone), l’archivio. In alto a sinistra home page, links ecc. La foto l’abbiamo attaccata al centro….. Abbiamo discusso un po’, ma poi ci siamo trovate tutte d’accordo.
Tempo impiegato: tra una discussione e un’altra, circa due ore.
Alla fine eravamo proprio soddisfatte. Saremmo andate alla riunione con la Work in Progress con le idee ben chiare esemplificate dal nostro campione. Stavamo lì ad ammirare l’opera prodotta, che, essendosi fatto tardi, ecco arrivare mio marito.
Ci guarda. Butta un occhio sul prodotto. Poi, con un ghigno, dice: “ che bello… proprio come un lavoretto di Natale” (sigh!)