Anno 1952
Regia Henry Hathaway
Sceneggiatura Casey Robinson, Liam O’Brien
Attori Tyrone Power, Patricia Neal, Hildegard Knef, Charls Bronson, Lee Mervin
“Quello che durante la guerra erano Lisbona e Istanbul, ora è Trieste: spionaggio, controspionaggio, stalinisti… diecimila soldati inglesi e americani, il mondo in una città” ci avverte sin dall’inizio il film introducendoci senza mezzi termini nel clima da thriller di pura guerra fredda.
Autentica spy story, ispirata al romanzo Sinistre Errande di Peter Cheney, Il Corriere diplomatico è un film girato nel 1952 dal marchese Henri Leonard de Fiennes, in arte Henry Hathaway.
Il film narra le intricate vicende del corriere diplomatico Mike Kells _ un Tyrone Power, in splendida foma _ inviato dapprima a Salisburgo poi a Trieste per intercettare dei documenti segreti estremamente pericolosi per la stabilità politica mondiale. Tra spie, inconsapevoli portinaie, apparenti venditori di orologi fasulli; tra mille peripezie e inseguimenti mozzafiato la matassa si dipanerà e il protagonista riuscirà in un romantico happy end, a scovare il microfilm che conteneva i documenti segreti e a strappare la bella Janine alle grinfie del nemico.
Fungono da sfondo, ma sono protagonisti della pellicola, la Stazione centrale, nelle scene iniziali, la bella Piazza Grande, il Castello di San Giusto, le Rive, Ponterosso con la Chiesa di Sant’Antonio Nuovo, il Tribunale e il Teatro Romano.
Alcune curiosità.
Nelle scene girate a Trieste, Tyrone Power è sostituito da una controfigura. Non è mai stato a Trieste per il film.
Un paio di volte attraversano l’inquadratura Lee Marvin e Charles Bronson, ancora imberbi.
A Trieste per la prima volta ci sono arrivata in treno.
Il treno si è infilato lento, passando tra i vecchi magazzini del porto oramai abbandonato, nel cuore della città, la cui porta di accesso è quell’edificio ottocentesco che dà sull’alberata piazza della Libertà, la cui storia, come quasi tutto qui a Trieste, è inesorabilmente legata all’Austria felix.
Il ricco edificio in stile neo-rinascimentale fu progettato dall’architetto von Flattich per sostituire la vecchia stazione_ del 1857_ oramai obsoleta, e fu inaugurato nel 1878.
La costruzione delle due stazioni è strettamente legata a quell’opera colossale _ quando ancora a Trieste si pensava in grande _ che era stata la costruzione della linea ferroviaria che collegava Trieste e Vienna, la famosa Linea Meridionale, gestita dapprima dalle ferrovie di stato meridionale austriache per poi essere venduta, nle 1858 alla società privata Suedbahn, facente capo alla famiglia Rotschild.
Nel 1887 le Ferrovie dello Stato austriache, per ridurre la propria dipendenza dalla Suedbahn, aprirono una linea ferroviaria che dal nuovo _ ora vecchio _ porto di Trieste giungeva alla stazione Erpelle -Cosina sulla linea istriana, dotando Trieste di una seconda stazione, la Stazione di Campo Marzio.
Le due stazioni vennero collegate da un binario lungo le rive: la linea delle Rive che resterà in funzione fino al 1981.
Quando sono arrivata, del ricco edificio del 1878 rimaneva solo un ricordo sbiadito, in bianco e nero.
Poi i lavori di restauro conclusi nel 2007 hanno permesso il completo recupero del monumentale atrio, dove si apronio gli ambienti della biglietteria e dell’antico accesso a viale Miramare e alla piazza attraverso la sala Reale, che è tornata agli antichi splendori, tra stucchi del tempo che fu e moderne infrastrutture ad uso dei viaggiatori.