Fabrizio Giraldi, triestino, eccellente impegnato fotografo indipendente collaboratore ad oggi dei più importanti magazine nazionali e internazionali _dai fotoreportage realizzati per National Geographic Italia all’ultima copertina/denuncia di Panorama_
Due occhi grigio azzurri profondi / scrutatori ,
occhi abituati all’ obiettivo,
occhi che studiano …ma non giudicano…
una stretta di mano ferma, un sorriso aperto… cordiale.
Ci sediamo, siamo nello Studio Tommaseo dove espone la sua Prima Personale:
“Sguardi Contaminati”
La sua storia semplice e affascinante parte da Trieste e …rimane tenacemente, ostinatamente a Trieste _nonostante Milano lo agogni e pur girando per i suoi reportage periodicamente il mondo dal Giappone, all’Australia, all’India… anche per mesi _
..alla fine torna sempre qui …a Trieste.
Città di cui non può fare a meno… gli chiedo : “Cos’è per te Trieste”? – “Tana libera tutti” – mi risponde; un genio !!!… ed è proprio così, una città libera per spiriti liberi… sensazione inspiegabile sarà per il suo essere così fisicamente e metaforicamente lontana … un unicum che solo vivendo qui puoi provare.
L’Istituto d’Arte di Trieste la sua prima piattaforma di partenza in cui la fotografia è utilizzata come supporto alla decorazione, poi in un crescendo …_”assistente al workshop” di fotografi del calibro di Alex Majoli, parte del team di Grazia Neri a Milano_ si specializza… trovando la sua “vera vocazione” nella fotografia di reportage impegnandosi in racconti/denuncia dal sociale al geografico.
Fabrizio porta a Trieste il suo ultimo grido di denuncia ... “Sguardi Contaminati”
L’urlo: la magnifica Sardegna cela l’orrore.
Ettari di terreni, tratti di costa off limits, ordigni militari fatti brillare mentre mucche e pecore pascolano… granate al fosforo… nano particelle di torio contaminano tutto e tutti con effetti letali _impossibile chiudere gli occhi di fronte a questo video della trasmissione Report_ _https://www.youtube.com/watch?v=BzeMPuGBjYE
Gli scatti di Fabrizio:lo sguardo di chi contaminato ha conosciuto il dolore della malattia.
lo sguardo sul paesaggio che meravigliosamente cela tale dolore.
Impotente, fisso questi favolosi panorami, questi volti tormentati, fieri e dignitosi nel loro dolore, ne ascolto le voci…
Il lavoro di Fabrizio dà luce:
a chi non ha ancora smesso di lottare,
a chi sta cercando la verità nella silenziosa e oscura vergogna di molti.
Trieste chiama Italia… svegliatevi tutti, denunciate questo orrore!!!
“SGUARDI CONTAMINATI”
Studio Tommaseo
via del monte 2/1 Trieste
lun /sab 17/20