Ecco una “bottega” _ il termine “negozio” in questo caso stonerebbe _ di casalinghi che si deve assolutamente conoscere, a Trieste.
Una capsula temporale.
Senza tempo.
Questo è, di fatto Podrecca, in via Mazzini 42.
Il locale è piccolissimo e strapieno di una incredibile quantità di oggetti ammassati dappertutto. Tutto per la casa.
Dal soffitto pende un po’ di tutto. Pentole, padelle, reti per coprire il formaggio, recipienti in alluminio per il latte. Nelle retrovie, nascoste da un ammasso di cose _ tra le quali noto anche una tappatrice universale, casomai vi mancasse!_ c’è una parete intera di formine per biscotti.
Gli articoli più delicati son chiusi in vetrinette.
Ci venivo spesso _ adesso ho un po’ perso l’abitudine _ perchè qui, allora, era l’unico posto a Trieste dove potevo trova re i filtri per il caffè.
Entravo e mi mettevo regolarmente in fila tra un nugolo di casalinghe in ordinata attesa del proprio turno.
Chi cercava un bricco per il caffè, chi una pirofila dalla forma particolare, chi una padella, chi soltanto una guarnizione per la moka, le quali pendevano, legate insieme secondo la misura, dal soffitto sino a sfiorare la tua testa.
Da allora _ma chissà da quanto_ qui si può trovare di tutto per la casa, dalle più piccole minuterie agli oggetti come “stagnachi”_ id est secchi _ in ferro zincato e “orne per la lissia”.
Ricordo di una mattina, quand’ero lì per non so più che cosa e ho visto entrare un’anziana signora, vestita come le vecchie dalmate con il fazzoletto nero in testa e un’ampia gonna, che parlando una strana lingua a metà tra il veneto e il dalmato, ha chiesto, appunto, una orna.
“Orna che?” – mi sono detta fra me e me. Poi ho visto una mastella da bucato e ho capito.
La signora veniva da Sebenico e le avevano detto che solo da Podrecca a Trieste l’avrebbe potuta trovare.
Ci sono tornata proprio oggi, da Podrecca.
Dietro al banco c’è sempre lui, il signor Zollia, con i suoi begli occhi azzurri che, oramai, si intravedono solo dietro a dei piccoli occhialini da presbite, i capelli chiari, striati di grigio, scarmigliati, il sorriso sempre accennato ma che trasmette il buon umore.
Lo conosco bene perchè il pomeriggio, allora, si dedicava anche ad allenare al basket i ragazzini. Allenava mio figlio quando ancora era alle elementari.
Lui sa tutto, conosce ogni meandro nascosto del suo negozio e riesce ad esaudire, in tutto quel bailamme, qualsiasi tuo desiderio.
Davanti a me una signora aveva problemi con la valvola della sua “tomica”_ id est pentola a pressione_ un’altra cercava guarnizioni, un’altra ancora pentole di rame.
E lui, sempre calmo e gentile, con il sorriso che gli spunta di sotto gli occhialetti, si infila nei mille pertugi della sua “bottega”, uscendone sempre, o quasi, vittorioso, con in mano proprio quello che cercavi.
Parti di ricambio per i vari tipi di moka o di pentole a pressione si trovano un po’ ovunque, come pirofile, pentole, bicchieri e posate, ma di certo non ovunque si respira lo stesso spirito.
Speremo che nol chiudi anche lui!