Ricevo un invito piuttosto curioso dalla mia amica Nicoletta: birdwatching al LeoLab…
Che cosa sarà mai? Mi vengono in mente l’Isola della Cona e il Palazetto Leo, dal 2001 sede del museo d’arte orientale di Trieste. Ma del LeoLab non avevo mai sentito parlare e nemmeno sapevo dove fosse la via dei Leo… Per cui…figuriamoci, vado di corsa per scoprire cosa si nasconde dietro le sbarre e trovo proprio una bella sorpresa, anzi, più di una!
Via dei Leo è una piccola trasversale dalle parti dell’Ospedale Maggiore. Sono fortunata, trovo parcheggio in via Piccardi e scendo via dei Leo lungo il complesso moderno. A destra, al no. 6, una bellissima porta a vetri a doppia altezza come i soffitti che intravvedo. Dalla gente fuori dalla porta capisco di essere arrivata.
Lo studio-laboratorio-spazio creativo mi piace molto… Pochi arredi_un massiccio tavolone da lavoro in legno e qualche contenitore, i muri dipinti di tre colori diversi: grigio, viola e verde mela. Attira l’attenzione una curiosa scultura sul fondo grigio: la testa di una leonessa che tra i denti stringe un braccio umano insanguinato che a sua volta stringe una macchina fotografica.. titolo: scatto felino. L’ironia non manca.
Mi diverte e mi guardo intorno, ancora più curiosa. In fondo c’è una scala a giorno che sale al soppalco _regno di Giovanni_ una bici d’epoca, qua e là oggetti sparsi – figurine, plastici, modellini, sedie, curiosità …
La mia amica Nicoletta non è ancora arivata ma mi accoglie proprio lui, Giovanni, architetto e proprietario del LeoLab nonché autore dell’installazione. Con un grande sorriso mi indica subito la stanza bianca “prego, di qua” _ovviamente mi ha subito identificata come una outsider_ e mi aiuta ad entrare attraverso la doppia rete… doppia rete perché? Mi ritrovo di colpo in mezzo, proprio nel bel mezzo, dell’installazione….di un mondo invertito. Ma di più non vorrei rivelarvi. Andate a scoprirlo da soli :), ma affrettatevi perché è visitabile solo per poco tempo …
Approfitto per fare delle domande a Giovanni, vorrei sapere tutto: scopro che oltre a fare l’architetto disegna mobili e oggetti e progetta allestimenti museali. Suo il progetto di riqualificazione dei Musei della Cartiera Papale di Ascoli Piceno con l’installazione scultorea ‘La mano tra i fogli’ e l’allestimento del Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago… insomma un personaggio eclettico.
E il LeoLab? Quello, mi dice, vorrebbe diventasse uno spazio espositivo condiviso, una piattaforma creativa, per designer, artisti ed architetti, dove ospitare performances, mostre ed eventi.
Insomma, ho passato una interessante e stimolante serata tra chiacchiere e spumante Glera e .. attendo _sempre curiosa_ i prossimi inviti al LeoLab.
birdwatching
fino al 22 giugno 2013
lun-ven 10.00 – 12.30
c/o
LeoLab di Giovanni Panizon
Via dei Leo 6/A . 34141 Trieste
info: giovanni.panizon@gmail.com
Ottimo articolo, brava!!!