Sono nata a Verona, ho studiato prima a Padova – scienze politiche – e poi a Trieste – giurisprudenza. Sono molto curiosa, adoro muovermi – amo lo sport ed in particolare il tennis e lo sci – da sempre mi piace scrivere e ho scoperto, con stupore, di non essere una pessima fotografa. Ma non amo essere fotografata.
Grazie anche alla mia curiosità, ho fatto, con alterne vicende, la pr, l’avvocato e la giornalista.
Da sedici anni vivo a Trieste “a causa” di mio marito.
Non appena trasferita, la mia idea – ma evidentemente solo mia – era quella che a Trieste ci sarei rimasta solo per pochi anni.
Con Trieste non è stato quello che si dice un amore a prima vista.
La sentivo lontana, fisicamente, di mentalità, di abitudini. Mi stava stretta e cercavo di divincolarmi.
Ecco perchè ho considerato questa città, per molto tempo, una mia sede provvisoria dalla quale scappare non appena possibile e soprattutto alla quale non mi sarei dovuta affezionare troppo.
Poi sono arrivati i figli; altri due, oltre al primo.
Mi sono dovuta fermare.
E ho scoperto Trieste.
Ho convissuto con la bora – e non mi ci sono ancora abituata; d’estate sono stata a Barcola, al Pedocin e all’Ausonia; ho fatto le gite domenicali sul Carso in cerca dei suoi colori; ho goduto dei ritmi lenti ma pieni di vita di questa gente che parla triestino (prevalentemente), italiano, sloveno, spesso tedesco e anche inglese; ho assaporato del buon terrano nelle osmize sul Carso e della vitovska comodamente seduta per un “rebechin” in uno dei tanti caratteristici localini di Cavana, sfogliando, magari, qualche buon libro di cucina, buttato lì per i clienti più esigenti.
Mi sono abituata a gironzolare tra i libri delle tante librerie sparse qua e là per la città, dove, se sei fortunato, ti puoi imbattere in qualche famoso scrittore triestino, che spunta fuori da dietro uno scaffale impolverato, quasi come un Jack in the box.
Tutto questo lo voglio condividere con voi.
francesca@goodmorningtrieste.it
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