Sto elaborando il lutto del temporaneo esaurimento della mia vena creativa.
Nel frattempo mi sono data alle molteplici attività che la città offre. Si, perché scopro, sia leggendo “il Piccolo”, quotidiano locale, sia tramite internet e le numerose newsletter cui mi sono iscritta, che, per chi ha tempo e voglia, Trieste offre quotidianamente miriadi di possibilità, culturali o meno, leggere o meno, creative o meno…. che a volergli stare dietro non ci si riesce.
Scopro una Trieste più che mai viva.
Così, grazie alla mia curiosità, mi sono intrufolata e ho partecipato a corsi di cucina, presentazioni varie di libri e spettacoli, prolusioni ad opere liriche e concerti, performance, conferenze – una, in particolare, sulla presenza del mare nella letteratura triestine era un concentrato di scrittori, professori e studiosi tutti raggruppati in un medesimo momento, in un medesimo luogo – corsi di fotografia…
A proposito di fotografia, mi sono dovuta tristemente rendere conto:
del perché alcune – tante – foto non mi riescono come vorrei;
di quante funzionalità della macchina mi siano ancora sconosciute;
dell’urgenza di cambiare macchina fotografica;
di quanti bravi fotografi amatoriali, migliori di me, ci siano in giro.
Nonostante questa triste realtà, non mi arrendo. Continuo a fotografare – quando ne ho il tempo – per me e per il blog, sperando di produrre sempre qualche cosa di meglio, in attesa di una nuova macchina fotografica.
Chissà, forse a Natale…
P.S. Intanto sto diventando un pozzo di scienza!