Oggi sono andata al consueto allenamento con ApeTu, il penultimo prima del grande appuntamento di Bavisela 2015, particolarmente baldanzosa, o meglio orgogliosa.
Orgogliosa della mia prestazione alla Solowomenrun di Trieste corsa domenica, lungo il solito percorso _ è oramai da tre anni che si corre qui questa corsa tutta di donne, per le donne _ che parte dal Montedoro e gira, per due volte, intorno ai bellissimi e poco conosciuti laghetti delle Noghere.
Ho superato la prova del moribondo. Ho corso sotto l’ora i miei dieci chilometri e soprattutto non sono arrivata ultima, cosa che poteva benissimo essere.
Quindi all’allenamento sono arrivata particolarmente di buon umore.
Temperatura sempre perfetta. Il sole stava calado sulle facciate imbronciate dei magazzini del Porto Vecchio.
Il clima era particolarmente allegro.
Anche Paolo era di un particolare buon umore: in vena di barzellette, ne ha partorito tre, una dietro l’altra.
Eravamo tutti tranne Paola che è andata a correre prima e che abbiamo incrociato mentre tornava a casa.
Oggi l’allenamento prevedeva le solite variazioni di ritmo. Dopo i primi dieci minuti di riscaldamento, 5 minuti a ritmo sostenuto e, a seguire, due minuti veloci. Poi un minuto di recupero.
Il tutto per quattro volte.
Poi un giro lento di defaticamento intorno al Magazzino 26, stratching e tutti a casa.
Sarà stato il mio ego alle stelle, oppure l’allenamento che ha iniziato a dare i suoi frutti.
Fatto sta che mi sono sentita molto bene oggi, sia durante che dopo la corsa.
E forse per la prima volta avrei continuato a correre.
Che sia diventata una runner seriale?
Il prossimo appuntamento sarà martedì prossimo sempre alle 18.30 dietro al Magazzino 26 del Porto Vecchio.
Sarà anche l’ultimo appuntamento, e io mi sento già un po’ più triste.